Il Dipartimento Storico "DUE SICILIE”, nato in seno all'Ass. Culturale "Esperide",
si prefigge una rivisitazione del grande patrimonio storico-culturale del Mezzogiorno d'Italia.
Un viaggio alla riscoperta della memoria dal 1130 al 1860, con particolare interesse al periodo florido
che vede la Real Casa di Borbone sul trono delle Due Sicilie.

COMUNICAZIONI

Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2011/12. La quota associativa è di €20,00. Ad ogni iscritto sarà consegnato il libro "Savoia e il massacro del Sud" di Antonio Ciano. I soci, si riuniscono ogni primo Martedì del mese (h: 18,00), decidendo in quella sede incontri straordinari.

martedì 24 giugno 2008

Denominazione "Due Sicilie"




La notte del 25 dicembre1130, l'antipapa Anacleto II proclamò nella cattedrale di Palermo Ruggiero I il normanno Re delle Due Sicilie. L'incoronazione fu ufficializzata nove anni più tardi da Papa Innocenzo II. La definizione "Due Sicilie" deriva dalla collocazione delle terre, che si estendono al di qua (Citra) e al di là (Ultra) del faro, cioè: dello stretto di Messina, comprendendo le terre di tutto il meridione d'Italia, da Civitella del Tronto alle isole siciliane. Qualche secolo più tardi con l'avvento degli Angioini e degli Aragonesi, questa denominazione fu sciolta per le bellicose vicende conosciute storicamente come "Vespri Siciliani"(1282). Il Regno fu diviso in due: la parte continentale fu denominata Regno di Napoli con capitale Napoli, sotto il dominio Angioino. Mentre la Sicilia divenne Regno di Sicilia con capitale Palermo guidata dagli Agaronesi. Successivamente, con l'avvento deli Aragonesi a Napoli, i due regni altresì guidati dallo stesso sovranno rimanevano divisi con due distinte capitali, ciò avvenne anche successivamente per altre Case Regnanti. Solo dopo il Congresso di Vienna (1816), con Ferdinando di Borbone si ritornò all'unificazione e all'antica ed originale denominazione. Difatti il Sovrano Borbonico acquisì l'ordine dinastico di Ferdinando I Re delle Due Sicilie, dopo esser già stato Ferdinando IV per Napoli e Ferdinando III per Sicilia.


Nessun commento: